AML ad alto rischio ed anziani ? Risultati promettenti accorciando l'immunosoppressine dopo PTCy

La problematica del trapianto allogenico negli anziani affetti da leucemia acuta (spesso ad alto rischio) è molto sentita , alla luce dei dati di sopravvivenza e  di durata della remissione non proprio ottimali  . I colleghi olandesi presentano la loro esperienza, monocentrica e retrospettiva, con una durata della immunosoppressione post trapianto determinata dallo stato della MRD pre trapianto, in un ambiente di PTCy. 

Si tratta di uno studio monocentrico e retrospettivo che ha raccolto tutti i pazienti con eta' superiore a 64 anni,  affetti neoplasie mieloidi, consecutivamente trapiantati presso il centro di Groningen (Paesi Bassi) nel periodo compreso fra il febbraio 2018 e il dicembre 2022, con un follow up minimo di 6 mesi.

In un ambiente di PTCy, si è predefinita la sospensione della terapia immunosoppressiva (in assenza di GvHD)  in base allo stato di malattia pre trapianto e al tipo di donatore (matched, mismatched ed aploidentico), passando dal + 28e + 56 rispettivamente  del matched e del mismatched con malattia attiva o MRD positiva pre trapianto , al +70 in tutti i casi di MRD negativa pre trapianto.  

Sono stati analizzati 92 pazienti , in gran parti affetti da leucemia mieloide acuta (71) e piu' di meta' con malattia attiva al trapianto (39) . L'età mediana al trapianto è stata di 71 anni (65-77). I regimi di condizionamento sono stati per lo più con TCI score intermedio o basso (79  Busulfano based). Il donatore è stato nella stragrande maggioranza dei casi un MUD 10/10 (73 pazienti); la fonte delle cellule staminali prevalentemente PBSC (92%). Guardando alle leucemie mieloidi acute (secondo ELN2017 )55% erano  ad alto rischio; 38% a rischio intermedio e 6% a rischio favorevole.  14 pazienti si presentavano  con malattia attiva e 27 con  MRD positiva pre trapianto.

Al momento del data cutoff, 15/92 pazienti erano ricaduti e 20 pazienti erano deceduti (10 per la recidiva, 8 per TRM e 2 per altri tumori). La TRM a 1 e 2 anni è quindi stata del 9%.

Andando a vedere la percentuale di GRFS, ad 1 anno è stata del 74% ed a 2 anni del 70%. La sopravvivenza è stata dell' 89% ad 1 anno e dell'87% a 2 anni, mentre la sopravvivenza libera da recidiva è stata dell'88 e dell'84% a 1 e 2 anni rispettivamente. L'incidenza cumulativa di recidiva ha visto un  8% ad 1 anno e un 13% a 2 anni. Analizzando la GvHD acuta, la sua incidenza cumulativa è stata del 53% ad 1 anno, mentre l'incidenza cumulativa del grado 3 e 4 è stata del 7%. Passando alla GvHD cronica, ad 1 anno l'incidenza cumulativa è stata del 26%, di cui un 19% lieve, un 5% moderato e un 6% esteso.

La sospensione permanente  della immunosoppressione è stata possibile nel 43% dei pazienti al giorno + 90, e nei pazienti ad alto rischio la durata mediana della immusoppressione è stata di 2,93 mesi  (CI da 2.03 a 3.82). I pazienti MRD negativi pre trapianto hanno evidenziato (come atteso) una maggiore durata della terapia immunosoppressiva (mediana di 6,05 mesi -CI da 3.24 a 8,86).

Andando a valutare il timing di insorgenza dell GvHD, 39 pazienti svilipparono GvHD acuta prima dell sospensione della terapia immunosoppressiva, e 10 dopo (6 grado 1, 2 grado 2 e e grado 4) 

Con le limitazioni di uno studio monocentrico e retrospettivo, un tentativo interessante per ridurre le recidive in una popolazioni ad elevato rischio clinico ed anziana, sfruttando la combinazione dell'effetto immunosoppressivo della PTCy associata ad una sospensione predefinita della terapia immunosppressiva. Una strategia sicuramente meritevole di approfondimenti, vista la bassa TRM , una incidenza di GvHD accettabile e una bassa percentuale di recive rapportata alla popolazione in esame.

  • A cura di
    Nicola Mordini SC Ematologia AO S. Croce e Carle Cuneo
  • Pubblicato
    29 Agosto 2024