Incrementare l’adesione alle indicazioni di avq attraverso i “dollari trapianto”

Questo articolo riporta l’esperienza fatta al Cincinnati Children Hospital rispetto all’introduzione di un’interessante strategia sviluppata per migliorare l’adesione dei pazienti meno complianti a 3 attività della vita quotidiana da seguire nel percorso del trapianto.

Victoria Hickey, et al. Pediatric Blood and Cancer. 2018;65:e27387. https://doi.org/10.1002/pbc.27387

Questi studio osservazionale è stato creato per verificare l’efficacia di una strategia d’intervento specifica, sviluppata per incrementare l’adesione alle indicazioni quotidiane di prevenzione delle infezioni IBS, delle complicanze a carico della bocca e dei comportamenti sedentari nei pazienti oncologici pediatrici sottoposti a TCSE. Per raggiungere questo obiettivo gli autori propongo l’utilizzo della Token Economy, ovvero in una forma di "contratto educativo" tramite il quale l'educatore stipula un accordo con il soggetto che prevede che ad ogni comportamento corretto, quest'ultimo riceva un gettone. In questo caso i pazienti segnavano ogni giorno usando degli stickers se avevano seguito o meno le 3 attività di prevenzione stabilite e, in base a quante ne avevano svolte, ricevevano settimanalmente dei “dollari trapianto” una moneta speciale con sopra raffigurate le facce dei membri del team dei curanti del Centro Trapianti di Cellule Staminali.

L’introduzione dell’uso della Token Economy ha aumentato in modo statisticamente significativo il livello di adesione di ciascun paziente e del campione di pazienti in toto alle indicazioni di prevenzione impartire, rispetto a quello registrato nella prima parte del ricovero (vedi tabella sottostante). Viene inoltre riportato come molti pazienti abbiano gradito questo tipo di sistema chiedendo di poterlo usare anche in seguito e abbiano poi deciso di tenere i dollari trapianto e di non usarli per ottenere i premi.

Nella parte della discussione viene fatto un interessante approfondimento dei principi della Token Economy e una concisa presentazione degli studi in cui è stata utilizzata, sia nella popolazione adulta che pediatrica. Tuttavia nella parte del paper in cui vengono riportati i punti di forza ed i limiti dello studio non viene proposta una riflessione sul fatto che questo tipo di sistema sia stato introdotto a due settimane dall’ingresso in Centro Trapianti e di come la scelta di questo timing possa influire stato generale di salute del paziente e quindi sul suo livello di adesione.

La difficoltà ad ottenere un elevato livello di compliance rispetto alle indicazioni di prevenzione durante il percorso del trapianto è un argomento ben noto e ampiamente riportato nella letteratura, soprattutto rispetto agli adolescenti. Un sistema come questo che, invece di cercare di ottenere l’adesione attraverso l’enfatizzazione di quanto la mancata compliance possa determinare degli effetti negativi, mira ad aumentarla premiando i comportamenti positivi può sicuramente rappresentare una via alternativa a raggiungere l’obiettivo.