Nessun dolore: management del dolore e dell'ansia procedurale
Un interessante studio italiano sulla gestione del dolore e dell’ansia durante l’aspirato midollare nei Programmi Trapianto Italiani; lo studio è stato oggetto di premiazione come miglior abstract infermieristico nell’Oral Session al Virtual EBMT Annual Meeting 2020.
I pazienti con neoplasie ematologiche spesso vengono sottoposti ad Aspirato Midollare (AM), Biopsia Osteo-Midollare (BOM) o entrambi a scopo diagnostico/ di monitoraggio della malattia durante il percorso di cura. Le complicanze associate alla procedura sono rare; tuttavia, il dolore è il sintomo più comunemente riferito dopo tali procedure.
L’approccio farmacologico "gold standard", confermato anche da questo studio, attualmente è la somministrazione di lidocaina locale pre-procedura. Ma l’esperienza del dolore è spesso multifattoriale: è influenzato da fattori sociodemografici, fisici, psicologici correlati alla malattia.
Gli ostacoli relativi alla gestione procedurale del dolore includono: la mancanza di riconoscimento da parte degli operatori sanitari del dolore durante o dopo una procedura; la mancanza di conoscenza di linee guida aziendali ; la mancanza di tempo .
Questo studio cross-sectional ha l’obiettivo di indagare le pratiche cliniche attuali nella gestione del dolore procedurale durante l’AM e la biopsia ossea nei Centri Trapianto italiani afferenti alla rete GITMO. I partecipanti alla survey sono infermieri che lavorano in ambito di Trapianto di Midollo Osseo nei centri che eseguono regolarmente AM/BOM.
Hanno risposto alla Survey 60 centri su 94 (63,8%), 47 CT per adulti e 13 CT per pediatrici.
Sito d’elezione: il sito d’elezione per l’AM è la cresta iliaca superiore posteriore, pochi (3 Centri) intervistati che segnalano l’accesso sternale.
Terapia analgesica PRE- procedura: Gli anestetici locali iniettati sono stati utilizzati nel 55,4% dei centri, combinati con anestetici topici nel 33,9% dei centri. L'uso di anestetici orali o oppioidi è raro, addirittura l’associazione con anestetici locali risulta non apportare benefici in termini di riduzione del dolore procedurale; tuttavia, sono stati occasionalmente utilizzati ansiolitici e benzodiazepine (18,3%, 18,3% rispettivamente). Tutti i centri pediatrici hanno utilizzato la sedazione profonda per la procedura (p < .001), ma la scelta del farmaco dipendeva dalle preferenze dell'anestesista. Questo dato è confermato anche dalle recenti raccomandazioni del Children’s Oncology Group.
Terapia analgesica POST-procedura: Come conferma la letteratura, impacchi di ghiaccio (35,0%) e analgesia orale (40,0%) sono spesso utilizzati per il dolore post-procedurale.
Educazione al paziente: Gli infermieri riferiscono per la maggior parte di fornire informazioni verbali relative alla procedura. Sebbene l’approccio all'educazione dei pazienti è multidisciplinare nella maggioranza dei centri, potrebbe essere utile un ulteriore contributo dal punto di vista infermieristico in termini di valutazione del paziente, pianificazione dell'assistenza, attuazione e valutazione. Inoltre, gli infermieri hanno ammesso di sottostimare i punteggi del dolore dei loro pazienti (3,5 su una scala da 0 a 10), ma ha riconosciuto che si trattava di una procedura dolorosa che provocava ansia, e la cui gestione potrebbe essere migliorata.
In conclusione, i risultati hanno rivelato la mancanza di un approccio standardizzato alla gestione procedurale del dolore per AM in questo campione di studio. Valutare l'esperienza del dolore di un paziente è una componente chiave per identificare efficace gestione del dolore correlato a BOM/AM.
L'American Society for Pain Management Nursing raccomanda che gli infermieri collaborino con altri operatori sanitari nello sviluppo di politiche e procedure, delineando linee guida per la gestione del comfort prima, durante e dopo procedure dolorose. In letteratura esistono già alcune evidenze su terapie non farmacologiche efficaci verso l’ansia procedurale, come: l’agopuntura, la musicoterapia o l’applicazione di TENS. La ricerca futura dovrebbe includere la valutazione della percezione del dolore e dell'ansia, utilizzando strumenti come i Patients Reported Outcomes e riconoscendo che il dolore è sempre soggettivo ma oggettivabile e rilevabile tramite strumenti appositi. Sarebbe utile predisporre una checklist supportata da raccomandazioni pratiche sui temi critici come il management del dolore, l’educazione a pazienti e caregivers, la preparazione degli operatori sanitari coinvolti, tecniche di comprovata efficacia durante e dopo la procedura.
2- Czarnecki, M. L., Turner, H. N., Collins, P. M., Doellman, D., Wrona, S., & Reynolds, J. (2011). Procedural pain management: A position statement with clinical practice recommendations. Pain Management Nursing: Official Journal of the American Society of Pain Management Nurses, 12(2), 95e111.
3- American Society of Anesthesiologists. (2018). Practice guidelines for moderate procedural sedation and analgesia 2018: A report by the American Society of Anesthesiologists Task Force on Moderate Procedural Sedation and Analgesia, the American Association of Oral and Maxillofacial Surgeons, American College of Radiology, American Dental Association, American Society of Dentist Anesthesiologists, and Society of Interventional Radiology. Anesthesiology, 128(3), 437e479.