Come costruire un curriculum nel trapianto?
Un gruppo di ricercatori dell’European Bone Marrow Transplantation (EBMT) ha pubblicato di recente un documento di consenso che definisce gli obiettivi e gli argomenti che devono essere affrontati per preparare ed addestrare medici e sanitari nel campo del trapianto di cellule staminali emopoietiche e delle terapie cellulari.
Mohty M et al. Bone Marrow Transplantation 2018; 53:1548-1552
Negli ultimi 30 anni sono stati eseguiti circa un milione di trapianti di cellule staminali emopoietiche in tutto il mondo e continuano ad essere eseguite più di 50.000 procedure all’anno in un numero sempre maggiore di Paesi. Ancora oggigiorno il trapianto continua ad essere una procedura complessa dal punto di vista clinico ed immunologico, richiedendo una elevata specializzazione dei medici e dei sanitari che vi si dedicano. Inoltre , il recente sviluppo dei CAR-T estende potenzialmente la platea dei pazienti destinatari delle nuove terapie cellulari, ma pone nuovi problemi di formazione degli operatori sanitari. Un gruppo di ricercatori dell’EBMT ha definito in un documento di consenso una serie di raccomandazioni internazionali che definiscono gli obiettivi e gli argomenti su cui dovrebbe basarsi la formazione e l’addestramento di un esperto ( medico e/o operatore sanitario) nel campo del trapianto di cellule staminali emopoietiche.
La formazione e l’addestramento nel trapianto si rivolgono a medici già specialisti in Ematologia o Oncologia e necessitano, secondo gli esperti, di almeno 12 mesi di tempo spesi in una Unita’ di Trapianto, possibilmente accreditata secondo il JACIE, mentre almeno 1 mese aggiuntivo dovrebbe essere impiegato in laboratorio. Il coinvolgimento in attività di ricerca è inoltre auspicabile. I temi dell’ istruzione e delle esercitazioni pratiche dovrebbero riguardare: le indicazioni del trapianto nelle varie patologie, inclusi tumori solidi e malattie autoimmuni, la selezione dei donatori, la scelta della sorgente di cellule staminali, i condizionamenti, la profilassi e le terapie immunosoppressive, le complicanze immunologiche ed infettive a breve e lungo termine, le tossicità acute e croniche, gli effetti tardivi, il chimerismo, le terapie cellulari compresi i CAR-T, i temi etici e regolatori, compreso l’accreditamento JACIE. Gli obiettivi sono quelli di costruire un esperto di trapianto consapevole delle potenzialità e dei rischi della procedura di trapianto.
Questo strumento si propone di aiutare le autorità nazionali dell’istruzione e della sanità a stabilire degli standards da raggiungere e rispettare nella formazione dei medici e degli operatori sanitari, in modo da evitare eterogeneità di preparazione tra diverse aree geografiche europee e potenzialmente anche diseguaglianze nella qualità delle cure a cui i pazienti possono accedere. L’elenco di questi argomenti di aggiornamento può essere utile al singolo trapiantologo per verificare la completezza della sua preparazione oppure al direttore di un Programma Trapianti per programmare come implementare la formazione della sua Unità.